Il Borgo

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Maleo è un ridente paese del Basso Lodigiano, in posizione baricentrica dell’ipotetico triangolo i cui vertici sono costituiti dalle città di Lodi, Cremona e Piacenza. L’abitato è vicinissimo al fiume Adda, che lambisce ad est il suo territorio.

Maleo è un ridente paese del Basso Lodigiano, in posizione baricentrica dell’ipotetico triangolo i cui vertici sono costituiti dalle città di Lodi, Cremona e Piacenza. L’abitato è vicinissimo al fiume Adda, che lambisce ad est il suo territorio.
A Maleo vi è una stazione ferroviaria: transita la linea Milano, Cremona, Mantova.
Ecclesiasticamente, la Parrocchia fa parte della Diocesi di Lodi.
Il Comune di Maleo confina ad est con Pizzighettone; a Sud rispettivamente con i Comuni di Corno Vecchio e di Corno Giovine; ad ovest con il Codogno ed in parte con quello di San Fiorano; a Nord/NordEst con i Comuni di Cavacurta ed ancora di Pizzighettone. La zona è ricca di acque attraversata com’è da rogge e colatori che ne regolano il flusso per un uso, oggi limitato al solo settore agricolo; i canali più noti sono: la Roggia Cancelliera, la Roggia Morara, il Colatore Trecco, la Roggia Bossa Gazzaniga, il Colatore Morona, la Roggia Bossina, la Roggia Priora, la Roggia Molina, la Roggia ed il Colatore Moientina, il Roggino della Costa ed il Colatore della Bonifica.
Da un punta di vista urbanistico Maleo è costituito da un nucleo centrale, densamente popolato, e dalla Frazione “Casenuove” e da numerose cascine sparse nel territorio.

Benché sia difficile dimostrarlo, è tradizione che il paese non fosse posto nel luogo attuale, dove non esisteva che un forte-castello con poche case ed un oratorio, ma si trovasse nell’area compresa fra le Cascine S.Marcellino ed il Chiesuolo.
Le prime notizie di Maleo si trovano nel X secolo. Vari “signorotti” si susseguirono nel suo dominio: i signori di Bariano, i Capelli, i Cotta, i Di Lugo fino a quando nel XV secolo venne dagli Sforza riconosciuto Contea prima e Marchesato poi e affidato ai Bevilacqua ai quali subentrarono i Trivulzio.
Nel 1685 passò definitivamente ai nobili Trecchi di Cremona.
Nel paese vi sono alcuni edifici di notevole interesse: il Palazzo edificato nella seconda metà del ‘500 dai Trivulzio nella zona già denominata del Castello, e poi abitato permanentemente dai Marchesi Trecchi; la Villa settecentesca dei Baroni Trecchi, oggi sede della Scuola Media Statale; l’insigne Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio e la Chiesa dell’Annunciata. Elemento caratteristico del paese è l’Arco o Portone, posto al suo ingresso, dalla parte di Codogno.