Albergo del Sole

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Si hanno notizie del Ristorante “Albergo del Sole” dal 1464, anno in cui il nobile Francesco Sforza, donò il feudo di Maleo a un suo ciambellano, ivi compresa l’osteria, detta “Granda”, per differenziarla dalle altre più piccole e modeste esistenti nel borgo.

Si hanno notizie del Ristorante “Albergo del Sole” dal 1464, anno in cui il nobile Francesco Sforza, donò il feudo di Maleo a un suo ciambellano, ivi compresa l’osteria, detta “Granda”, per differenziarla dalle altre più piccole e modeste esistenti nel borgo.

Attraverso varie vicissitudini, il feudo fu poi successivamente acquistato dalla nobile famiglia Trecchi, che nel borgo possedeva anche un castello ed una villa, adibiti a residenza estiva. La locanda di loro proprietà, passò in affitto a diverse persone, fino al 29 Marzo 1893 anno in cui il trisnonno degli attuali proprietari divenne il gestore del Ristorante “Albergo del Sole”.

Nell’antico borgo di Maleo, i viandanti potevano ristorarsi, riposarsi e sostituire i cavalli stanchi per il viaggio. Nella locanda inoltre si aveva diritto di vendita di pane, “beccaria” (carne) e vino. C’erano un forno, una macelleria, una stalla e una ghiacciaia che la rendevano completamente autonoma.

Dai primi anni ’60, Franco Colombani e la moglie Silvana, gestirono il Ristorante, portandolo ai vertici internazionali e nazionali della gastronomia, ricevendo diversi premi e riconoscimenti per l’impegno e la passione profusa nel tentativo di recuperare le ricette della tradizione, fondando anche un’associazione “Linea Italia in Cucina”.

Questa associazione aveva il proposito di valorizzare la cucina ed i prodotti del territorio, aggiornando ed alleggerendo ricette antiche e tradizionali, recuperate da antichi libri di cucina, sempre con il proposito di fare “buona cucina” e Cucina d’amore… .

Attualmente il Ristorante è gestito dai figli Francesca e Mario Colombani che proseguono nel solco della tradizione tracciato dai loro genitori. Entrare è come fare un salto a ritroso nel tempo. Mobili antichi, quadri d’epoca, tavoli lunghi e antichi che invitano le persone a sedersi per pranzare o cenare circondati da un’atmosfera suggestiva conviviale ed agreste.